mercoledì 4 luglio 2012

Nomine Rai: è scontro

ROMA - Schifani, presidente del Senato, ha bloccato i lavori della commissione di Vigilanza per la nomina del CdA della Rai. Il senatore Amato, dopo aver dichiarato le proprie intenzioni di voto è stato rimosso dalla commissione Vigilanza ed al suo posto si è insediato Viespoli. Decisione che ha scatenato polemiche. Non è consuetudine sostituire un membro di una commissione parlamentare, tanto meno senza un motivo valido. In realtà le idee ben chiare sul motivo sembra averle il PD:  "Quel che sta accadendo attorno al rinnovo del Consiglio di amministrazione della Rai ha dell'incredibile - afferma in una nota il segretario del Pd -. Credo che a questo punto sia indispensabile e urgente che il presidente del Senato riferisca in Aula". Quanto alla Rai, "questa invereconda commedia imbastita dal Pdl sulle sorti di una delle più importanti aziende pubbliche italiane deve finire - scrive Bersani -: o domani si chiude in modo positivo questa vicenda o il governo deve finalmente prendere in mano la situazione e garantire una gestione straordinaria della Rai".
Preoccupazione arriva dal Presidente della Camera, Fini, il quale invita Schifani a riferire il perchè della sua decisione in Parlamento: "Schifani ha ravvisato l'urgenza di intervenire solo oggi perché era chiaro che la libertà di voto di Amato avrebbe determinato un esito della votazione non gradito al Pdl? - si chiede - Se così fosse, saremmo in presenza di un fatto senza precedenti e di inaudita gravità politica". In tutto questo trambusto, a farne le spese è sopratutto la Rai e, a ricordare l'importanza di questa votazione è Zavoli (Presidente della Commissione Viglilanza Rai al Senato): "la situazione è sul punto di diventare gravemente pregiudizievole per la difesa dei compiti e dei valori del Servizio pubblico, cui il Parlamento assegna un compito cruciale per la Nazione". (Ansa - Repubblica)

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