Il fantasma di Tom Joad

Ci sono canzoni che sono molto più di ciò che dicono. Testi che nel momento in cui si incontrano con la musica amplificano il loro significato. Note e parole che creano una magia difficile da spiegare e che pervade l'anima scatenando emozioni.
Una di queste è stata scritta nel 1995 da Bruce Springsteen: "The ghost of Tom Joad". La prima volta che la ascoltai mi chiesi chi fosse questo Tom Joad, famoso a tal punto da ricevere in dedica una canzone. Domanda questa che ho riposto in un anfratto della mia mente per farla riaffiorare qualche tempo fa, nel momento in cui l'ho riascoltata alla radio.
"Tom, devi esser stato una persona importante!" ...mi ripetevo lungo i Cinque minuti della canzone.
Iniziata la ricerca, ho avuto la prima sorpresa: Tom non era nessuno. O per lo meno, così sembrava. Dando fondo alle mie doti ( Esagerato!) da giornalista, ho continuato a cercare per scoprire una sorprendente verità... Tom è esistito in ogni uomo, ragazzo che, dalla Depressione americana del '29 ad oggi, ha vissuto inseguendo un sogno; sogno che, puntualmente, si è scontrato con una realtà ostile.
Tom è il personaggio di un romanzo, Furore (titolo originale The Grapes Of Wrath), scritto nel 1939 dallo scrittore americano premio nobel per la letteratura, John Steinbeck.
Tom rappresenta il sogno infranto di chi parte verso la terra promessa, la raggiunge e se la fa scivolare tra le dita, perdendola. Tom è anche la speranza che non muore nonostante tutto.
La famiglia Joad, costretta ad emigrare verso Ovest, verso la California, dalla siccità e dalla povertà, intraprende il viaggio verso la terra promessa assieme ad altri esodati che lasciano tutto in cerca di fortuna in posti lontani da casa.
Questo però non vouol esser un riassunto di una storia, ma un tributo ad una figura così evanescente, ma tanto reale e pervasiva.
Tom in fondo è costretto ad abbandonare la terra promessa per colpa di un destino che gli volta le spalle nel momento in cui ha trovato lavoro e crede che ormai può iniziare a costruirselo quel sogno: durante uno sciopero uccide per sbaglio un poliziotto.
E' qui che The Ghost of Tom Joad diventa immortale, un'entità ascritta ai tempi, l'ultimo ancora una volta battuto dal fato; ed alla madre che gli chiede dove andrà e come farà per ritrovarlo, Tom risponde: "Mamma... dovunque un poliziotto picchia una persona, dovunque un bambino nasce gridando per la fame, dovunque c'è una lotta contro il sangue e l'odio, nell'aria cercami e ci sarò dovunque si combatte per uno spazio di libertà, per un lavoro decente, una mano d'aiuto, dovunque qualcuno lotta per essere libero tu guardali negli occhi e vedrai me."
Da lui prende spunto Bruce Springsteen per scrivere una canzone Sessant'anni dopo, in un'altra epoca,  sulla voglia di vivere e cambiare parlando di altra gente che, come Tom e la sua famiglia, insegue un sogno.
Io mi sento pervaso dal fantasma di Tom e più cerco di comprendere il mondo, più mi convinco che in ogni angolo della Terra nell'aria e negli occhi della gente Tom Joad, l'ultimo tradito dal proprio sogno, è vivo.
La storia è un ciclo che si ripete senza soluzione di continuità ed i miti non si scordano perchè sopravvivono allo scorrere del tempo e rivivono nelle esperienze umane.

2 commenti:

  1. Quando una storia incontra la musica nasce a volte la bellezza totale e... si può piangere. Ho pescato la canzone di Bruce, l'ho ascoltata rileggendoti e quello ho fatto: ho pianto. Grazie. Ti ho trovato per caso, non so chi tu sia e non so che pagina sia questa ma fai parte del miracolo; e allora grazie, grazie davvero di cuore per tanta bellezza.

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